Tutto da rifare

Sono passati molti anni da quando il blog aveva raggiunto quel minimo di conoscenza da comparire su Google come primo risultato, ahimè è tutto da rifare, vorrà dire che lo rifarò. #BH Italia #MTB #MONTE GAZZO #CIAO MILANO

mercoledì 16 febbraio 2022

Rassettiamo la vecchia MTB... da passeggio

Recentemente in famiglia abbiamo riscoperto il piacere di andare in bici in compagnia e senza alcuna pretesa prestazionale o di vezzo estetico ma solo e soltanto per il piacere di stare un po' assieme, facendo un po' di movimento e godendo di qualche bella giornata di sole invernale. 

A questo scopo abbiamo tirato fuori dalla cantina la vecchia MTB della mia compagna. L'estetica a primo impatto è ancora gradevole sebbene datata e, per fortuna, ruggine e segni di deterioramento non ce ne sono. detto questo resta pur sempre una bici con più di vent'anni di vita e che, nel tempo, non ha ricevuto molta cura e manutenzione per cui, con un po' di olio di gomito e cercando di mantenere un budget contenuto, proverò a ridare un po' di lustro e un po' di guidabilità a questa vecchietta che vedete sotto. 


a breve pubblicherò il primo video di questo recupero conservativo con la sostituzione delle manopole e alcuni consigli per farlo in modo semplice e pulito.

martedì 8 febbraio 2022

Unboxing acquisto Bike Discount

Ciao a tutti,

oggi finalmente, dopo un po' che ci lavoro, sono riuscito a terminare e pubblicare il video sull'unboxing di un acquisto di prodotti per la bici che ho fatto a inizio anno.

Se vi facesse piacere darci un'occhiata lasciare un commento e magari, perché no, darmi qualche suggerimento ve ne sarei infinitamente grato.

grazie e buona visione.



venerdì 20 gennaio 2012

Tanti auguri Marco

Oggi è un giorno particolare a Coriano, Marco avrebbe compiuto 25 anni e la città ha organizzato diversi eventi per ricordare il Sic. Noi abbiamo solo la possibilità di fare i nostri auguri di buon compleanno nella speranza che possano arrivare a chi può apprezzarli.

lunedì 24 ottobre 2011

Ciao Marco

Il circo dei motori ha perso un piccolo grande protagonista ma sopratutto abbiamo tutti perso un ragazzo solare e divertente che, come noi, amava la moto. Ciao Marco, ci mancherai.

giovedì 24 marzo 2011

Mondiale SBK, si torna a casa Donington

Sono passate solo due settimane, la primavera ha fatto ufficialmente il suo arrivo e questo week end si è disputata la seconda tappa del mondiale SBK, dopo la quella australiana si torna in Europa e precisamente nel regno di Sua Maestà la Regina Elisabetta anche se, visto il luogo in cui si trova il circuito, sarebbe più corretto fare riferimeto a Robin Hood e lo scheriffo di Nottingham infatti quello di cui stiamo per parlare è il mitico circuito di Donington Park situato nelle Midlands Orientali, nei pressi della Foresta di Sherwood. La sua nascita risale al 1931 quando il terreno era di Mr.Shields il quale ne concesse l'utilizzo a Fred Craner, proprietario di un officina e pilota di moto, che era alla ricerca di un luogo nel quale organizzare delle competizioni motoristiche. La prima gara si è tenuta il lunedì di Pentecoste del maggio del 1931 su un tracciato sterrato lungo due miglia e 327 Yarde (circa 3,8Km).


Venne chiuso durante la Seconda Guerra Mondiale e venne recuperato solo dopo molti anni, nel 1971, anno in cui un imprenditore locale appassionato di sport motoristici lo riaprì alle competizioni. Il traccaito odierno è uno dei più conosciuti circuiti inglesi grazie anche al fatto che ha sostituito Silverstone quale sede dei Gran Premi motociclistici. E' lungo 4023 m con 7 curve a destra e 4 a sinistra e si percorre in senso orario.


E' un traccaito misto-veloce, con medie che, per la Moto Gp, sfiorano i 160 Km/h ed è ricco di elementi che mettono duramente alla prova piloti e mezzi, come i sali-scendi, i curvoni veloci e quelli molto molto lenti che costringono a frenate brusche. Come se non bastasse molte delle gare sin qui disputate si sono svolte sotto l'acqua mettendo ulteriormente alla prova i piloti che devono affrontare le difficoltà del tracciatoreso reso ulteriormenmte più insidioso dall'asfalto viscido.


Nel 1993 è stato anche sede di un Gran Premio di Formula 1, il Gran Premio d'Europa, in una gara memorabile, corsa anch'essa in avverse condizioni atmosferiche e che ha visto la vittoria di Ayrton Senna.


In seguito al lungo lavoro di ammodernamento che ha interessato il circuito la FIM ha dato il suo benestrae al round del mondiale SBK che si è disputato tra il 25 e il 27 Marzo. L'investimento è stato di notevole entità - circa 1 milione di sterline - ed aveva lo scopo di riuscire ad ottenere l'omologazione per poter ospitare la competizione internazionale del mondiale SBK, obiettivo che è apparso raggiungibile sin dalle prime battute quando la FIM ha dato un primo semaforo verde alle proposte di modifiche avanzate. Uno degli obiettivi da raggiungere per l'omologazione era il miglioramento delle condizioni di sicurezza e proprio in quest'ottica si sono concentrati i lavori al Redgate, prima curva a destra in fondo al rettilineo dei box. Proprio all'esterno di questa curva, in posizione estremamente scenografica ma evidentemente troppo poco conforme ai nuovi standard di sicurezza, sorgeva uno storico locale, il famoso Redgate Lodge Pub.


Il proprietario del circuito, Kevin Wheatcroft, ha commentato " E 'stato con sentimenti contrastanti che abbiamo eliminato Redgate Lodge ma era necessario per ragioni di sicurezza e posso rassicurare i fan che è stato smontato con molta attenzione perché vorrei vederlo risorto da qualche altra parte nel parco in futuro" ed ha aggiunto "Questo è un momento molto emozionante per Donington. Abbiamo lavorato per alcune scadenze molto strette e, anche se il nostro programma di miglioramento non è stato aiutato dal meteo, alla fine dello scorso anno, tutti stanno lavorando molto duramente per avere tutto pronto per il Mondiale Superbike il prossimo mese. Questo importante investimento nel futuro del circuito, combina la passione per gli sport motoristici, con la necessità di rendere questa impresa redditizia", ha concluso Wheatcroft. "Il risultato finale sarà una struttura di livello mondiale che offre opportunità di grande visione e una giornata fantastica per gli appassionati di sport motoristici". Ma i lavori di ammodernamento hanno interessato altre criticità del circuito, ad esempio è stato migliorato il dernaggio a Foggy Esses, variante sinistra-destra dopo il famoso mezzo pneumatico Dunlop che sovrasta la pista nel rettilineo più lungo del tracciato.


Inoltre è stato avviato un programma per la sostituzione delle recinzioni, è stato aumentato lo spazio all'interno del Paddock rendendolo oggi il più grande tra i circuiti britannici ed è stata aperta al pubblico la zona West Infield come parte di un programma volto, in questo caso, a migliorare la fruibilità del circuito da parte degli spettatori aumentando le doti, già naturalmente offerte dalla location, che si presenta come una sorta di anfiteatro naturale all'interno del quale si sviluppa il tracciato. Ma Donington non è solo moto, infatti la competizione più importante che si disputa qui è quella del campionato
BTCC (turismo).


Il circuito ospita anche numerose manifestazioni musicali. È famoso al pubblico per aver ospitato il Monsters of Rock e il Download Festival, manifestazioni musicali in cui hanno suonato gruppi come Metallica, Iron Maiden, AC/DC e Slayer. E qualora vi trovaste a passare da queste parti merita senza dubbio una visita il museo dedicato alla storia dell'automobilismo, situato all'interno dell'area, che racchiude una delle più grandi collezioni di auto da corsa. La gara ad oggi si è già disputata e spero tanto vi sia piaciuta così come mi auguro che possa piacere questa scelta di non commentare tanto le gare e i piloti quanto piuttosto di raccontare i luoghi e le storie che li hanno portati ad essere quello che sono oggi...

venerdì 18 marzo 2011

Prima prova del motomodiale, Losail International Circuit

Questo week end è partito ufficialmente il Motomondiale e si comincia proprio dal Medio Oriente. Forse non tutti conoscono il suo vero nome, Losail Internationl Circuit, ma è sufficiente evocare una delle particolarità più note di questo GP, le gare in notturna, perchè tutti gli appassionati capiscano immediatamente che stiamo parlando del Gran Premio del Qatar. Si tartta di uno stato di piccole dimensioni, un terzo delle dimensioni del Belgio, ma possiede un'enorme ricchezza che le ha permesso di in pochi decenni ciò che altri paesi hanno impiegato secoli per realizzare.



E' situato a metà strada su la sponda occidentale del Golfo Persico, il Qatar è quasi completamente circondato dal mare. Doha, che è la capitale di questo piccolo stato, è il centro amministrativo e commerciale, ospita l'aeroporto internazionale, il porto, numerosi hotel e impianti sportivi. Corniche St., lunga 7 Km, costeggia una splendida baia fiancheggiata da giardini lussureggianti al centro dela quale si trova Palm Tree Island.
Il Qatar ha un clima desertico caratterizzato da di estati calde con temperature che oscillano tra i 25 e i 46 gradi e da inverni relativamente caldi con precipitazioni che non superano i 75 millimetri all’anno, nonostrante questo clima, apparentemente perfetto per un circuito e per le gare del motomondiale, nell'aprile del 2009 è successo ciò che nessuno si poteva lontanamente immaginare, uno di quegli eventi nei quali se ci scommetti e hai la fortuna di azzeccare il risultato potrebbe cambiarti la vita, la gara è stata interrotta per pioggia, sembra una di quelle scuse come a dire che il cane ti ha mangiato i compiti, eppure è successo davvero.


tutto è iniziato con la gara della 125 interrotta dai giudici di gara dopo solo 4 giri dall'inizio e con il podio assegnato all'italiano Andrea Iannone ma con punteggi dimezzati per tutti i piloti. La situazione non è migliorata con le classi successive, la 250 si è conclusa con sette giri di anticipo mentre la gara della classe MotoGp è stata addirittura posticipata a causa della pioggia che non ha permesso in alcun modo di disputarla.


Losail International Circuit è un circuito automobilistico situato appena fuori Doha nello Stato del Qatar nel Golfo Persico.
E’ stato costruito in meno di un anno con l’ausilio di 1.000 lavoratori ed è costato US $ 58 milioni. E' spesso considerato una cattedrale nel deserto a causa della sua posizione e dell'ingente costo sostenuto, unito al fatto che le tribune appaiono spesso scarsamente popolate anche durante eventi di importanza mondiale come la MotoGp. La prima apertura risale al 2004 per la prima edizione del Gran Premio Marlboro del Qatar, vinto da Sete Gibernau. Il circuito ha inoltre ha ospitato il Grand Prix Masters 2006 di Qatar vinto da Nigel Mansell.


La pista è lunga 5,380 km , con un rettilineo principale che supera di poco il chilometro di lunghezza (1.068 metri), è composto da 16 curve complessivamente, di cui 10 a destra e 6 a sinistra. E' circondato da erba artificiale per fermare o almeno contrastare la sabbia che tende a sconfinare in pista.


Nel 2007, a Losail è stato installato un impianto permanente per l’illuminazione notturna del tracciato per permettere lo svolgimento delle ormai celebri gare di notte. L’impianto d'illuminazione permanente del circuito di Losail è attualmente il più grande del mondo dello sport. La prima gara in notturna nella storia della MotoGP è stato il Commercialbank Grand Prix of Qatar nel marzo 2008.




domenica 27 febbraio 2011

Stagione 2011, si parte da lontano, Phillip Island


Sta per cominciare il primissimo degli appuntamenti motoristici a due ruote ovvero il gran premio di Phillip Island di SBK che si terrà in Australia domenica 27 febbraio, questo avvenimento ci ricorda che il momento di togliere i veli alle bambine e di riattivare le assicurazioni si sta piano piano avvicinando.
Quest’anno, invece di dilettarmi nel tentare di scrivere qualcosa di interessante e piacevole sui piloti e le case tenterò di scrivere qualcosa di curioso e, mi auguro interessante, sui circuiti che hanno storie e trascorsi diversissimi, da quelli più antichi o datati a quelli di recentissima costruzione come nel caso del circuito di Aragon del quale ho scritto in occasione del primo GP che vi ha disputato la Moto GP nel 2010.
Originariamente, come per quasi tutti i circuiti storici, anche quello di Phillip Island era un tracciato che si articolava attraverso percorsi urani solitamente aperti al traffico, era lungo circa 10,6 Km, stretto, in terra battuta a ghiaia caratteristica che lo rendeva polveroso e insidioso tanto che i piloti si vantavano, in caso di scarsa visibilità, di orientarsi seguendo le cime degli alberi e questo, ovviamente, era spesso causa di incidenti in fase di sorpasso.
Nel 1951 alcuni imprenditori decisero di riportare le corse a Phillip Island e così, l’anno successivo, un comitato direttivo e il Phillip Island Auto Racing Club (AIPCR) decise di inseguire un sogno, realizzare il primo circuito internazionale d’Australia e per poterlo fare chiese 7000 sottoscrizioni da 10 sterline ciascuno per poter finanziare il progetto. Nonostante ciò tra il 1952 e il 1956 il progetto fu rallentato molto da notevoli problemi di ingegneria che costrinsero i promotori a chiedere un ulteriore aiuto economico ai loro finanziatori ma nel dicembre del ’56 si svolse con grande successo il Grand Opening Meeting che diede inizio alla lunga e gloriosa storia del circuito.



Nel novembre del 1961 Il Light Car Club of Australia ha organizzato il primo Armstrong 500, un evento di 500 miglia per un totale di 167 giri lungo le 3 miglia del circuito e che rappresenta la prima gara di distanza disputata in Australia. Purtroppo, a causa dai danni riportati dal tracciato in seguito alla Armstrong 500 del 1962, ai quali l’AIPCR non riesce a far fronte il Phillip Island Circuit perde l’evento che viene trasferito Bathurst.

Nel 1963 Len Lukey, uomo d’affari e pilota, acquista il circuito con lo scopo di riqualificarlo. I lavori dureranno tre anni e nel 1966, nel pieno d’oro delle corse automobilistiche, il circuito è pronto a riaprire i battenti diventando luogo di casa per moltissimi eventi di notevole importanza tra i quali vi sono numerose gare del campionato Touring Car.



Sul finire degli anni ’70, in seguito ai danni legati all’uso intenso, il circuito conosce un altro periodo buio della sua storia che durerà fino al 1985, anno in cui viene rilevato dal Placetac Pty Ltd con lo scopo di riportarlo tra i circuiti delle manifestazioni internazionali. Nel 1988 la società si aggiudica una tappa del campionato del mondo di motociclismo e così, in seguito ai lavori di restauro, nell’aprile del 1989 si disputa la prima gara del mondiale 500CC davanti d una folla di oltre 90 mila spettatori. L’anno successivo è la volta della SBK che per la prima volta corre in questo tracciato come tutt’oggi accade.


Un ennesimo smacco ai danni del circuito è rappresentato dalla perdita dal grand premio della classe 500 che dal 1991 si correrà a Sydney. La rivincita arriverà solo qualche anno più tardi quando, nel 1996, il pilota australiano Troy Corser vince il campionato del mondo SBK il sella ad una Ducati proprio a Phillip Island
Dopo un’assenza di sei anni finalmente nel 1997 Phillip Island è nuovamente teatro del motomondiale classe 500 CC che vi fece tappa in ottobre quando il pilota Honda Mick Doohan era già diventato campione del mondo per la quarta volta. In quest’occasione non riuscì a terminare la gara a causa di un incidente con il quale consegnò la vittoria ad Alex Criville. L’anno successivo Doohan vincerà il suo quinto titolo mondiale proprio sul circuito australiano davanti ad un pubblico di 75.000 persone.




Dal 2004 la struttura è stata acquistata dalla società Linfox che, al fine di rivalutare nuovamente il circuito come polo attrattivo a livello mondiale ed entrano in questo progetto la realizzazione di un campo da golf a 18 buche e di un lussuosissimo hotel a 5 stelle, ma di queste cose poco ce ne importa perché fanno solo parte di una bella cornice per un quadro che sarebbe ugualmente bello, e proprio per la qua posizione e i suoi scorci molto scenografici i fotografi di motociclismo lo amano molto e le foto che spesso immortalano i piloti su questo tracciato spesso sono delle vere opere d’arte che si caratterizzano per l’unicità delle combinazioni del verde dei prati solcati dalla striscia nera d’asfalto con il blu intenso del mare a fare da sfondo, credete davvero che ci volesse il golf club per impreziosire questa perla?



Ancora qualche piccolo dato che possa aiutare meglio a conoscere il circuito. E’ lungo 4.445 metri di sali-scendi continui e caratterizzato da 12 curve, 5 a destra e 7 a sinistra, in gran parte curvoni veloci tranne due tornantini stretti nei quali spesso si assiste a sorpassi al limite e scivolate. Il rettilineo dei box è l’unico e, complice anche la pendenza, permette di raggiungere notevoli velocità. Una piccola curiosità di carattere storico, per misurare la lunghezza del tracciato al tempo della sua costruzione fu utilizzata un’Alfa.